Cristina Massulo - Busto Arsizio - Varese - La carta s'imbeve di colore, lasciando trasparire una bianca luminosità che stempera il raffinato cromatismo nel fresco tocco, improvviso ed immediato, dove le calde tonalità sono spontanee e si abbandonano a morbidezze e scioltezze nelle accensioni del colore, creando effetti suggestivi nel lirico paesaggio con un sentire romantico, dolcemente allusivo nel dipanarsi della luce che si fa evanescenza di un sogno per un'inedita idea d'arte.

CARLA D'AQUINO 

Biografia: 

Un viaggio tra i progetti dell'artista di Cristina Massulo:
artista nata a Busto Arsizio il 25 maggio 1985 di formazione grafico/visivo con approfondimenti pittorici di tipo espressionistici con tratti iperrealistici caratterizzati da svariate nature morte, paessaggi, nudi apparentemente accademici ma rivisitate con maestria attraverso lo studio del colore, del segno e della forma senza cadere nella banalità.
Artista poliedrica con un evidente accenno anche allo studio della musica (passione ereditata dal padre)in senso allegorico del termine che catapulta l'osservatore nella riflessione introspettiva con lo scopo di affascinarlo.

-Dedita all'arte e appassionata di musica, nutro un amore trascendentale per la più profonda armonia tra le due discipline "l'arte e la musica".

Dinamiche musicali che accompagnano l'osservazione e la mia creazione artistica, una commistione di colori ed emozioni che rappresentano la mia arte più recondita e introspettiva del mio essere.

La mia formazione artistica mi ha permesso di migliorare le mie capacità artistiche, avvicinandomi alla natura morta alla ritrattistica e al paesaggio iconografico con un'impronta espressionista valorizzando quindi la ricerca del segno e della materia piuttosto che il soggetto.

I miei maestri sono il pittore Santo Nania insieme al figlio Simone Nania; ho frequentato il loro atelier "Associazione Antonello da Messina"a Legnano per diversi anni.

Ho anche frequentato il C.A.B. un associazione culturale di Busto Arsizio partecipando ad alcune collettive perfezionando la mia tecnica insieme al maestro dell' acquarello Pagani Ferdinando.

Dopo una vita susseguita da tumulti, trasmetto da sempre passione per l 'arte e per la vita stessa, ho raggiunto un portfolio consistente racchiuso nel mio movimento artistico "my art way".-


Recensioni di "My art way" 

il concept di:

-il mio "manifesto artistico"-

a cura di Giulia Volpone

Questo è il nome che Cristina Massulo ha identificato come assioma espressivo della propria arte, del proprio modo di concepire l'anima del colore, del segno. Un micro mondo poetico tormentato e in continuo movimento che si sviluppa dietro la scelta cromatica del suo pennello.

Punto di riferimento assoluto per l'artista è Vincent Van Gogh: un maestro al di sopra di qualsivoglia classificazione concettuale; un pescatore metafisico tra gli affascinanti colori puri dell'Impressionismo e la ricerca drammatica del segno colma di esperienze dirette, tumulti e crisi sociali dell'Espressionismo.

I medium prediletti da Cristina sono i colori ad olio e gli acquarelli, rivelatori di una continua ricerca, di una sperimentazione che consente di riprendere più volte in mano la tela togliendo staticità alla composizione.

L'aspetto cromatico, infatti, è fondamentale: i colori si fanno carico delle emozioni dei soggetti o del messaggio che l'artista stessa vuole imprimere nella materia. Una sperimentazione, anche da questo punto di vista, che, memore delle ricerche volumetriche tipiche del Cubismo, vuole mettere in discussione un ordine formale e composito, senza lasciare nulla al caso.

Dai soggetti accademici ai paesaggi urbani, il segno dell'artista è ben riconoscibile e pregno di valenze espressive. La quotidianità è rappresentata come punto di partenza per una ricerca tecnica che, andando però oltre fascinazioni di carattere esclusivamente razionale e formale, ci riporta un sentimentalismo empirico del gesto che non lascia indifferenti.

Se nel vademecum artistico di Cristina troviamo la sperimentazione e l'emozione come elementi cardini della sua espressione, non possiamo non fare riferimento al concetto di "Rinascita". Quest'ultima, coadiuvata al continuo movimento di ricerca personale e artistica, segna le opere dell'artista come silente sorella che veglia sulla sua volontà espressiva nata come pura esigenza.

Ci troviamo quindi di fronte a una forma d'arte "vera", che con un fil rouge di tormentato sentimento personale accarezza la mano dell'artista fino ad arrivare alla composizione di opere originali e di forte impatto emotivo.

Opera emblematica di "My art way", in cui possiamo riconoscere tutti gli aspetti sopra citati, è "La Messa" un olio su tela che concretizza la poetica di questo personale movimento artistico. Vediamo qui rappresentato, in un turbinio di colori accesi e contrastanti, la figura di un clochard, in bianco e nero, seduto su una panchina, completamente ignorato dalla massa dei passanti. Una denuncia sociale in piena regola, un faro di luce, appunto, sulla piaga dell'indifferenza che caratterizza la nostra società, da cogliere in primis attraverso le differenze cromatiche che differenziano il clochard da tutte le altre figure rappresentate.

La poetica artistica di Cristina Massulo è un viaggio di rappresentazione espressiva attraverso l'esperienza diretta, un'esigenza personale di rinascita, una fenice che risorge dalla cenere e trova la luce in una così autorevole forma d'arte: la pittura.

G.V. : 

Giulia Volpone (Dott.ssa in Decorazione presso Accademia di Brera di Milano) 


"Il faro di Skye, (isola scozzese)" Acquerello su carta 21x30 cm Eseguito da; Cristina Massulo
"Il faro di Skye, (isola scozzese)" Acquerello su carta 21x30 cm Eseguito da; Cristina Massulo
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